Grandi applausi per l’omaggio del cantautore romano a Dante Alighieri
Sommo Cristicchi
“Paradiso – Dalle tenebre alla luce”, tre rappresentazioni in due giorni al Teatro comunale Fusco di Taranto. Straordinaria partecipazione delle scuole della provincia ionica. Evento introdotto dall’arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, e da Piero Romano, direttore artistico dell’Orchestra della Magna Grecia. Opera diretta dal Maestro Valter Sivilotti, che ha composto le musiche con lo stesso protagonista dello spettacolo.
E’ stato un successo il nuovo lavoro teatrale di Simone Cristicchi, “Paradiso – Dalle tenebre alla luce”, andato in scena al Teatro comunale Fusco di Taranto, per il pubblico del “Mysterium Festival” (domenica) e con due matinée (lunedì) per le scuole della provincia ionica. L’opera, eseguita con l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Valter Sivilotti, rientrava nella rassegna di Fede, arte, storia, tradizione e cultura, che si concluderà con il Concerto di Pasqua domenica 17 nel duomo di San Cataldo. A fare gli onori di casa, il Maestro Piero Romano, direttore artistico dell’Orchestra Magna Grecia, e l’arcivescovo di Taranto, Monsignor Filippo Santoro.
Cristicchi, attore, musicista, scrittore eclettico con questa opera ha affrontato il poema dantesco con il suo originale, poetico punto di vista. «In ogni uomo abita una nostalgia dell’infinito – spiega l’autore – un senso di separazione, un desiderio di completezza che lo spinge a cercare un senso alla propria esistenza. Il compito dell’essere umano è dare alla luce se stesso, cercando dentro all’Inferno - che molto spesso è da lui edificato - barlumi di Paradiso: nel respiro leggero della poesia, nella magnificenza dell’arte, nelle scoperte della scienza, nel sapientissimo libro della Natura».
A partire dalla cantica dantesca, Simone Cristicchi scrive e interpreta Paradiso. Dalle tenebre alla luce, opera teatrale per voce e orchestra sinfonica, è il racconto di un viaggio interiore dall’oscurità alla luce, attraverso le voci potenti dei mistici di ogni tempo, i cui insegnamenti, come fiume sotterraneo, attraversano i secoli per arrivare con l’attualità del loro messaggio, fino a noi.
La tensione verso il Paradiso è metafora dell’evoluzione umana, slancio vitale verso vette più alte, spesso inaccessibili: elevazione ed evoluzione. Il viaggio di Dante dall’Inferno al Paradiso è un cammino iniziatico, dove la poesia diventa strumento di trasformazione da materia a puro spirito, e l’incontro con l’immagine di Dio è rivelazione di un messaggio universale, che attraversa il tempo e lo vince.
«La nostra vita è un grande mistero, che un giorno ci sarà rivelato». «Questo sembra dirci Dante Alighieri – riprende nelle note registiche Cristicchi – con la forza immutata delle sue parole, ancora oggi a distanza di settecento anni. In questo mistero mi sono calato, cercando di raccontare - tra monolghi e canzoni - l’inconsueto e rendere testimonianza di ciò che di “misterioso” è accaduto nella mia vita. La parola - nella sua nudità e potenza - è al centro dell’intero spettacolo, e affronta tutte le declinazioni possibili: parola recitata, parola narrata, parola cantata».
La direzione artistica del Mysterium Festival è del Maestro Pierfranco Semeraro. La rassegna di eventi di fede, arte, storia, tradizione e cultura è promossa dall’Arcidiocesi di Taranto, insieme con l’Orchestra della Magna Grecia, il L.A. Chorus, il Comune di Taranto, la Regione Puglia, il Ministero della Cultura e Le Corti di Taras, con la collaborazione di “Fondazione Puglia”, “Programma Sviluppo”, “BCC San Marzano di San Giuseppe”, “Comes”, “Chemipul” e “Fondazione Taranto e la Magna Grecia”.
«Con il coautore Manfredi Rutelli – conclude Cristicchi – ho cercato di sviscerare il concetto di “paradiso” in tutte sue sfaccettature: dalla ricerca millenaria dell’Eden perduto - il mito universale più diffuso in tutte le culture del mondo - fino all’insuperato capolavoro dell’intera Commedia: il trentetreesimo canto, dal quale ho musicato i primi versi - l’Inno alla Vergine Madre». Simone Cristicchi, che firma canzoni e regia, ha scritto l’opera in collaborazione con Manfredi Rutelli, è co-autore con Valter Sivilotti delle musiche originali.
Foto Aurelio Castellaneta/Orchestra Magna Grecia